Agosti

EN CORPS… TESTORI, ANCORA

Percorso testoriano
Con Giovanni Agosti, Franco Branciaroli, Luca Doninelli, Fabio Francione, Giuseppe Frangi, Sandro Lombardi e Andrée Ruth Shammah
20 Ottobre – 30 Novembre 2016

 

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Serie di incontri su Giovanni Testori organizzati dal Teatro i di Milano.
Tracciando una mappa, un reticolo di sentieri fatto di percorsi umani e artistici, che ha portato, attraverso memorabili affondi, a ciò che può significare “parlare” Testori oggi.
È stata un’indagine sulla sua memoria, sul suo ripresentarsi nel nostro presente, e nel lavoro degli artisti e nelle riflessioni degli studiosi.
È impossibile affrontare Testori e la sua lingua prescindendo dal confronto con chi, insieme a lui, ha dato alla luce il suo teatro e dunque, in qualche modo, scrivendola sulla propria carne, ha dato vita alla sua lingua.
Ancora una volta Testori e sempre en corps, nel corpo, di Testori.

IL PROGRAMMA

20 ottobre
Sandro Lombardi legge i Tre Lai / a seguire incontra Giovanni Agosti

31 ottobre
Franco Branciaroli e Giuseppe Frangi

9 novembre
Luca Doninelli

20 novembre
Spettacolo: Erodiàs / produzione Teatro i
a seguire: Incontro: Fabio Francione

30 novembre
Spettacolo: Erodiàs / produzione Teatro i
a seguire: Andrée Ruth Shammah in dialogo con Giuseppe Frangi

GIACOMO POZZI-BELLINI. UN FOTOGRAFO TRA ARTE E VITA

A cura di Carlotta Crosera (Vigevano, 1980), Università degli Studi di Milano

L’opera di Giacomo Pozzi-Bellini(1907-1990), un grande fotografo e regista di documentari, è stata presentata grazie a una galleria di suoi ritratti fotografici, posti a raccontare una vita di amicizie e incontri con alcuni protagonisti della storia culturale del Novecento, tra cui: Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Vittorio De Sica, Emilio Cecchi, Alberto Arbasino, Jean Genet e Jean Renoir. In mostra era presente il documentario Il Pianto delle Zitelle (1939), l’unica testimonianza della sua attività come regista, presentato nella versione originale (senza i tagli imposti dal fascismo) che gli valse il primo premio alla Mostra del Cinema di Venezia. A completare il ritratto, le grandi foto d’arte, destinate a diventare il terreno privilegiato degli esperimenti di Pozzi-Bellini e la storia per immagini del sodalizio con il critico Giovanni Testori, la cui visione delle opere d’arte, e quella della pittura in particolare, si lega profondamente a quella di Pozzi-Bellini.

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