Month: Maggio 2019

QUI DORMIVANO I MONACI

Ambra Castagnetti e Lori Lako
Abbazia di Mirasole
2 Giugno 2019

All’interno di Appocundria, progetto ideato da Marta Cereda per Casa Testori che coinvolge una serie di artisti stranieri residenti in Italia, un capitolo speciale è stato ospitato domenica 2 giugno 2019 presso Abbazia di Mirasole, alle porte di Milano.     
Un luogo ricco di storia, realizzato nella prima metà del XIII secolo, ora affidato alla gestione di Fondazione Progetto Arca Onlus e Progetto Mirasole Impresa Sociale.        
Proprio Abbazia di Mirasole ha ospitato infatti una residenza d’artista, ideata grazie alla collaborazione con Adrian Paci.   
Due giovani artiste, Ambra Castagnetti e Lori Lako, nate all’estero e operanti in Italia, hanno trascorso due settimane nei suggestivi ambienti del complesso abbaziale duecentesco, ora luogo di accoglienza di famiglie in momentanea emergenza abitativa e di nuclei mamma-bambino che vivono un disagio sociale, abitativo e lavorativo.

Le artiste hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con chi oggi vive questi luoghi e di realizzare un progetto che è stato presentato al pubblico domenica 2 giugno 2019.     
Una riflessione sull’idea di casa in uno spazio che da sempre e in modo diverso nel tempo è stato casa, un rifugio temporaneo sia per le famiglie in difficoltà che vi trovano riparo, sia per queste artiste che hanno la possibilità di analizzare il senso di abitare e di accogliere.
Qui dormivano i monaci è dunque una riflessione sulla nostalgia, nata dal dialogo tra le due artiste in residenza, che si traduce in un progetto unico per tentare di analizzare le varie sfaccettature della nostalgia e i suoi oggetti, fino ad arrivare all’idea di nostalgia della nostalgia stessa.

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Si ringrazia per il sostegno Luciano Formica.

Ufficio stampa Casa Testori
Maria Grazia Vernuccio – mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
tel. +39 0222198663 mob. +39 3351282864

Gli Angeli dello sterminio

Un nuovo Testori nell’Universale Feltrinelli: sono stati ripubblicati “Gli Angeli dello sterminio”, uscito nel 1992. L’edizione è arricchita da un’introduzione di Walter Siti, “L’Apocalisse e il magone”. Qui potete leggerne le prime righe.

«C’è qualcosa di consolatorio nelle visioni apocalittiche: criticare la Storia punto per punto non concede pace, mentre immaginarla travolta in una universale e definitiva resa dei conti pone termine alle inquietudini -è finita nel peggiore (o nel migliore) dei modi, ma insomma è finita. L’ultimo Testori si abbandona a questa facilità, cerca continuamente le vette e gli abissi; ora è vero che non si può precipitare da un marciapiede, che è vero che se uno si butta continuamente nei burroni, be’, vien voglia di pensare che quei burroni siano finti. Troppa sublimità, troppi deliri – e quel balbettio informe, quella lingua inventata e teatrale, quelle storie che non decollano; non nego che mi irrita, fiuto la furberia; su, gli direi, racconta quel che devi raccontare e smettila coi giochini. Ma l’irritazione non mi soddisfa, torno a leggere e rileggere il testo: dentro c’è una necessità sconosciuta agli sperimentalismi un tanto al chilo, forse Testori mi aspetta oltre la barriera. Per essere apocalittici bisogna averne il diritto, e magari lui ce l’ha»

PEOPLE OF SAN BERILLO & SENEGAL/SICILY

IL PROGETTO

Il progetto fotografico People of San Berillo di Giovanni Hänninen e la serie di corti video-documentari Senegal/Sicily creata da Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen sono due progetti nati con l’obiettivo comune di affrontare i diversi aspetti della migrazione clandestina nella società africana e in quella occidentale.
Nella serie fotografica, l’obiettivo di Hänninen restituisce dignità ai migranti – spesso considerati solo come numeri e flussi – con un ritratto collettivo della società da cui provengono. L’ispirazione di questo progetto nasce dal lavoro del fotografo tedesco August Sander (People of the Twentieth Century) che negli anni Venti realizzò una serie di ritratti a persone comuni per un catalogo dei ruoli della società tedesca poco prima dell’ascesa del nazismo.
Senegal/Sicily è una serie di corti video-documentari sul tema della migrazione tra il Senegal e la Sicilia, nata dalla collaborazione di Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen con The Josef and Anni Albers Foundation e la Ong Le Korsa. Lo scopo con cui è stata realizzata è duplice: creare consapevolezza in Europa e in America sui pensieri, i sogni e le esperienze dei migranti e delle loro famiglie rimaste in Senegal e, allo stesso tempo, portare ai giovani della regione di Tambacounda un resoconto sincero dei rischi del viaggio e di cosa accade in Europa alle persone che sono riuscite ad arrivare.
I corti Senegal/Sicily hanno trovato il loro primo pubblico anche con le proiezioni itineranti fra le scuole e i villaggi di Tambacounda. Massamba, dello staff della Ong Le Korsa, periodicamente raggiunge le aree più remote della regione, portando con sé un proiettore per allestire cinema estemporanei e portare testimonianze e informazioni su cosa sia la migrazione.
Il primo documentario della serie che è stato proiettato in piazza Selinunte è un dialogo tra una madre, Aisadou, che parla dal suo villaggio nella parte orientale del Senegal, e suo figlio Alpha, in Sicilia, che ha lasciato la casa per trovare un futuro migliore. Aisadou vive a Sinthian, un villaggio nella regione di Tambacounda, uno dei più poveri del Senegal. Qui è dove la Fondazione Josef e Anni Albers ha costruito Thread, un centro culturale e residenza di artisti. Alpha vive a Mazzarino, una piccola città nel centro della Sicilia. Madre e figlio parlano delle loro speranze e dei loro rimpianti; Aisadou parla delle preoccupazioni di ogni madre e Alpha delle difficoltà che ha dovuto affrontare.

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Enrico Pani_ Piazzale Selinunte
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L’EVENTO

Il cortometraggio e la mostra fotografica di Giovanni Hänninen e Alberto Amoretti sono stati ospitati in un appartamento ALER in Piazzale Selinunte a Milano e nelle vetrine delle associazioni del quartiere, col fine di riflettere sull’esperienza di casa vissuta in Europa e Africa, in collaborazione con la Josef and Anni Albers Foundation. L’evento è stato realizzato in occasione della mostra Appocundria, allestita a Casa Testori a cura di Marta Cereda.

Le amanti del Testori

Di e con Gianna Coletti

Al pianoforte Giuseppe di Benedetto
Regia di Roberto Recchia
Fotografia e grafica Sergio Bertani
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Con questo spettacolo di teatro canzone, Gianna Coletti porta in scena tre figure femminili tratte da “I segreti di Milano” di Giovanni Testori: La Maria Brasca, L’Arialda, e La Gilda del Mac Mahon.

Donne semplici, dalla parlata schietta, tagliente, che urlano la loro voglia d’amore travolgente. Donne costantemente in bilico tra drammi e ironia. Donne degli anni Cinquanta, eppure così vicine a noi.
Le canzoni di Fiorenzo Carpi, Gino Negri, cuciono le storie delle nostre amanti, sullo sfondo di una Milano ancora circondata dai prati, le famose “camporelle”, dove si consumano passioni dense di tormento ed estasi.
Passioni da cui scaturisce la Vita.
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Venerdì 24 maggio – Ore 20:30
Sabato 25 maggio – Ore 19:30

SPAZIO BANTERLE
Largo Corsia dei Servi, 4
Milano

Prezzi biglietti:
12€ intero
7€ ridotto (under 35, over 65, convenzionati e studenti di teatro)

Il passaggio di Enea – Contesto Ucraino

Ha inaugurato martedì 14 maggio allo Yermilov Centre di Kharkiv (Ucraina)la versione riveduta e adattata al contesto locale della mostra “Il passaggio di Enea. Artisti di oggi alle prese con il passato”, che Casa Testori aveva portato al Meeting Rimini del 2017.

L’esposizione è curata da Borys Filonenko e Luca Fiore. Tra gli artisti del progetto originale: Michelangelo Antonioni, Emilio Isgrò, Adrian Paci, Giovanni Frangi e Julia Krahn. Tra gli ucraini: Pavlo Makov, Igor Yanovych, Andrij Sagajdakovskyj, Vladyslav Krasnoschok, Yvhen Nikiforov, Nikolay Kolomiets e il collettivo Open Group, che quest’anno cura il Padiglione ucraino alla Biennale di Venezia.

La mostra, che chiuderà il 14 giugno, è l’evento centrale del DanteFest, l’annuale manifestazione socio-culturale promossa dalla Ong Emmaus e dal Centro di cultura europea Dante che si terrà a Kharkiv dal 31 maggio al 2 giugno. In quell’occasione ci saranno gli interventi di Julia Krahn, Luca Fiore e Giuseppe e Giovanni Frangi.