Author: Alessandro Frangi

CATALOGO APERTO. DIDATTICA VIVA.

Tutti i bambini sono artisti. 
Il problema è come rimanere un artista quando si cresce.

– Pablo Picasso

Casa Testori vuole essere un luogo vivo e aperto, capace di accogliere davvero come una “casa aperta” chiunque voglia entrare, con una didattica sempre in dialogo e in divenire. Nasce per questo un nuovo catalogo per l’offerta didattica di Casa Testori, un catalogo vivo – perché in continua evoluzione, per una didattica aperta – che richiede la partecipazione di diversi attori in gioco.

La prima modalità cara ai nostri servizi educativi è quella dell’incontro, quell’esperienza comune tra educatore e visitatore che riaccade tutte le volte che la partecipazione del visitatore è attiva e non solamente passiva, è un dialogo, è una compagnia di sguardo davanti all’opera d’arte.

Ci siamo impegnati a strutturare inoltre nel tempo un “catalogo aperto” di attività laboratoriali che si inseriscono nel più ampio programma di accessibilità avviato da Casa Testori. Gli artisti che sono passati o che passeranno da Casa Testori saranno invitati a “donare un laboratorio”, una traccia di lavoro che bambini, ragazzi, adulti, potranno svolgere con i Servizi Educativi e in alcuni casi alla presenza dell’artista stesso.

Sarà quindi possibile a gruppi di adulti classi di qualsiasi tipologia ed età attingere a questo catalogo scritto con gli artisti che lo desidereranno, realizzare – seguendo le loro istruzioni e accompagnati dai nostri educatori – un’opera che sarà a doppia firma: quella dell’artista e quella di chi vorrà mettersi in gioco con noi.

La prima edizione di “Catalogo aperto. Didattica viva” vede coinvolti i seguenti artisti: Matteo Negri, Gianriccardo PiccoliGosia TurzenieckaAlessandro Verdi.

Tutti i laboratori sono stati pensati nel 2022 in occasione della creazione di questa prima edizione del catalogo. Ogni appuntamento, prenotabile secondo le esigenze dei gruppi, sarà introdotto da un breve video di dialogo con l’artista, volto a comprendere il suo processo creativo, a scoprire intenzioni, a conoscere materiali, a dialogare circa lo scopo dell’opera d’arte…

Un progetto di Francesca Ponzini, Responsabile Servizi Educativi di Casa Testori e Maria Elisa Le Donne, Ambarabart Aps, Servizio didattico ufficiale per Casa Testori.

Per informazioni e prenotazioni 351 6248544
scoprire@casatestori.it

CATALOGO APERTO_cs_Negri2
CATALOGO APERTO_cs_Negri1
CATALOGOAPERTO_Negri_social
CATALOGO APERTO_cs_Piccoli1
CATALOGO APERTO_cs_Piccoli2
CATALOGO APERTO_cs_Piccoli3
CATALOGO APERTO_cs_Piccoli4
CATALOGO APERTO_cs_Piccoli5
CATALOGO APERTO_cs_Verdi2
CATALOGO APERTO_cs_Verdi1
CATALOGO APERTO_cs_Verdi3
CATALOGO APERTO_cs_Verdi4
previous arrow
next arrow

Il Realismo magico. S2.Ep11

Il realismo magico ai Lunedì di Casa Testori
Italia anni ’20: contro la crescente retorica di regime cresce una silenziosa forma di resistenza all’insegna di una pittura piena di intimità e di mistero. È il “realismo magico”. Non è un movimento organizzato, ma è una convergenza di istanze condivise da tanti tra gli artisti più importanti di quegli anni. La mostra di Palazzo Reale a Milano presenta una concentrazione eccezionale delle opere più emblematiche di questo fenomeno che riguarda tutta l’Europa ma che in Italia ha avuto un accento molto particolare. Ne parleremo con i due curatori, Gabriella Belli e Valerio Terraroli, da anni impegnati nello studio di questi artisti. Sarà anche l’occasione per approfondire il parallelo proposto in mostra con la parallela situazione tedesca della Nuova Oggettività, un movimento che Giovanni Testori insieme al gallerista Emilio Bertonati aveva portato allo scoperto, in anticipo sulla stessa Germania. Sarà l’occasione anche di scoprire quadri che erano stati nella collezione di Testori e appesi nella casa di Novate.

Per il consueto appuntamento con la “Testoripedia” Laura Peja, docente di Discipline dello Spettacolo all’Università Cattolica di Milano, presenterà “L’Ambleto”, opera teatrale del 1972, pubblicata esattamente cinquant’anni fa.

La magia di Bianca e Blu. S2.Ep10

Decima Puntata – Lunedì 7 febbraio
La Galleria Nazionale di arte moderna di Roma ospita una mostra sorprendente: è dedicata ad una designer e stilista che a partire dagli anni 80 ha anticipato tante tendenze e soprattutto si è mossa nel segno dell’indipendenza. È Monica Bolzoni, creatrice del marchio Bianca e Blu. «Sento il bisogno di personalizzazione e recupero di un femminile diverso, libero, colorato, semplice, con grande vestibilità e di proporzioni reali, contrariamente alla moda del momento», ha spiegato Monica Bolzoni che non solo ha guardato all’arte nella concezione di abiti e accessori per le donne, ma ha lavorato tante volte in collaborazione con artiste. Per questo la mostra, dal titolo emblematico “Poetica del semplice”, è costruita come un dialogo tra i modelli di Bianca e Blu, opere del 900 provenienti dalle raccolte del museo e opere delle artiste con le quali ha lavorato, a partire da Vanessa Beecroft. 

Protagoniste della puntata, oltre a Monica Bolzoni, la curatrice della mostra Anna Di Cesare e Claudia Losi, una delle artiste che si sono avvalse della collaborazione della designer.

A seguire, come di consueto, l’appuntamento con la “Testoripedia”: Fabio Pierangeli, docente di Letteratura italiana a Roma Tor Vergata, racconterà “Erodiade”, testo teatrale del 1968.

Moroni: un pittore presente. S2.Ep9

La puntata del 31 gennaio dei Lunedì di Casa Testori sarà dedicata al grande artista lombardo Giovan Battista Moroni, di cui si sono celebrati i cinquecento anni dalla nascita. 
L’occasione è la mostra di Gianriccardo Piccoli “MORONI SEQUEL”, aperta fino al 27 febbraio e allestita nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Bartolomeo ad Albino: una sequenza di dieci opere, nate dalla volontà di un confronto con la Crocifissione che Giovan Battista Moroni eseguì per la sua chiesa di San Giuliano ad Albino.
Ne parleremo insieme allo stesso artista.
Per approfondire la figura del grande pittore bergamasco verrà presentata l’importante monografia, recentemente pubblicata, a cura di Simone Facchinetti: “Giovan Battista Moroni. Opera completa”, (ediz. Officina Libraria). Oltre all’autore sarà presente anche Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore, con Facchinetti, della grande mostra londinese dedicata al pittore nel 2019.

In chiusura, per il consueto appuntamento della “Testoripedia”,Ilaria Limarzi presenterà la monografia su Fra’ Galgario del 1969. 

L’Apocalisse di Fabio Mauri. S2.Ep8

Ottava Puntata – Lunedì 24 gennaio

I Lunedì di Casa Testori questa settimana vanno alla scoperta di Fabio Mauri (Roma 1926-2009), affascinate protagonista dell’avanguardia italiana del secondo ‘900. Grande amico di Pier Paolo Pasolini, che con lui aveva fondato nel 1942 la rivista “Setaccio” e aveva steso il testo critico della sua prima mostra nel 1955, Mauri ha rappresentato il punto di riferimento per moltissimi artisti, in particolare romani, di quei decenni. La sua attività è estesa e abbraccia installazioni, performance, teatro e scrittura, oltre alla pittura e al disegno, ai quali si è dedicato per tutta la vita, benché queste tecniche espressive siano state raramente protagoniste delle sue esposizioni. Occasione per scoprire anche questa produzione di Fabio Mauri è la mostra “Opere dall’Apocalisse” curata da Francesca Alfano Miglietti, in corso alla Galleria Viasaterna di Milano, in collaborazione con Studio Fabio Mauri e Hauser & Wirth. Si tratta di una selezione di oltre 50 disegni e dipinti su carta, in gran parte inediti, realizzati da Mauri principalmente nel corso degli anni ‘80. «Disegni, appunti, frammenti, informazioni e deformazioni che si dispongono sui fogli come segreti. Le opere su carta di Fabio Mauri sono opere che si lasciano ‘spiare’ nel loro farsi, il pensare l’arte come la responsabilità di porre la domanda fondamentale su qualsiasi questione», scrive la curatrice. Sono opere che hanno inevitabilmente una carica visionaria e profetica. Diceva Mauri: «Non è l’uomo che è cambiato, forse, né il mondo. Dio è cambiato. Non si è fatto addomesticare dalle nozioni d’epoca né della scienza, e forse nemmeno dell’arte, su cui non ha mai detto una parola». 

Saranno con noi Francesca Alfano Miglietti, che ha curato anche “Corpus Domini”, la mostra in corso a Palazzo Reale di Milano sino al 30 gennaio, dove a Mauri è stata dedicata una sala con tre celebri installazioni tra le quali “Il Muro Occidentale o del Pianto”; Irene Crocco gallerista di Viasaterna e Ivan Barlafante dell’archivio Studio Fabio Mauri. 

Il finale di questo lunedì è affidato a Federica Mazzocchi che per la Testoripedia presenterà La monaca di Monza

Warhol artista cattolico? S2.Ep.7

Settima Puntata – Lunedì 10 gennaio

Una mostra al Brooklin Museum di New York rilancia il tema affascinante della religiosità del grande protagonista della Pop Art. Warhol, com’è noto, era nato da una famiglia di immigrati di fede ortodossa cattolica, aveva frequentato da bambino la parrocchia della comunità rutena a Pittsburg. Le icone dipinte sulla grande parete dell’iconostasi sono immagini che con la loro grammatica semplice e seriale sono rimaste impresse nel suo immaginario. Ora la mostra che arriva dalla Warhol Foundation di Pittsburg ripropone con grande completezza il tema della persistenza della dimensione religiosa nell’opera di Warhol. Va ricordato che la parabola dell’artista si concluse con la grande mostra a Milano dedicata alle tante varianti realizzate sull’Ultima Cena di Leonardo. Nel discorso di commiato, al funerale dell’artista, nella cattedrale di Saint Patrick di New York, il critico e amico John Richardson rivelò “la pietà segreta” di Warhol, che prestava aiuto ad una mensa di homeless e che finanziò gli studi di un suo nipote in seminario.

Nel corso della puntata dei Lunedì di Casa Testori verranno presentate le immagini molto significative della mostra di New York. Ad approfondire il Warhol cattolico ci saranno prima Gianni Mercurio, critico d’arte a curatore della mostra “Pentiti e non peccare più” organizzata a Roma nel 2006, e poi Michele Dolz, studioso che ha appena pubblicato un libro dedicato alla religiosità dell’artista.

Per il consueto appuntamento con la “Testoripedia” Stefano Bruzzese presenterà I Trionfi, un affascinante e fluviale poema pubblicato nel 1965.

Riscoprire William Congdon. S2.EP.6

Sesta Puntata – Lunedì 10 gennaio

Questi mesi a cavallo tra il 2021 e il 2002 sono caratterizzati da mostre e iniziative legate al grande pittore americano William Congdon: ne parliamo nel prossimo Lunedì di Casa Testori del 10 gennaio.

In apertura scopriremo con uno dei curatori, Rodolfo Balzarotti,una mostra frutto di una collaborazione tra il Consolato degli Stati Uniti d’America, la William G. Congdon Foundation e la Fondazione Intercultura. Allestita negli spazi del Memoriale della Shoah di Milano, al Binario 21 della Stazione Centrale, la mostra espone disegni e diari del pittore, legati ai mesi passati come volontario ad assistere i superstiti del campo di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945.

A seguire, racconteremo il percorso artistico del pittore sviluppatosi dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, attraverso 33 capolavori esposti alla FondazioneCassa di Risparmio di Jesi, grazie a un progetto di Casa Testori, curato da Davide Dall’Ombra.

Infine, con la critica Chiara Gatti e la responsabile del progetto Contagi d’arte sostenuto da GiGroup, Chiara Violini, parleremo del volume William Congdon. L’Assoluto Prossimo, curato da Giuseppe Frangi, con interventi critici di Massimo Recalcati, Antonio Spadaro, Demetrio Paparoni, Elena Pontiggia, Mario Botta, Anna Bernardini, Massimo Cacciari, Giuliano Zanchi, Marina Corradi, Luigino Bruni, Nicolò Reverdini e la stessa Chiara Gatti.

Artemisia e Caravaggio. S2.Ep.5

Quinta Puntata – Lunedì 20 dicembre

È un confronto ad altissima tensione quello allestito a Roma a Palazzo BarberiniArtemisia Gentileschi e Caravaggio a confronto su un soggetto di una drammaticità scabrosa, Giuditta che decolla Oloferne. La mostra, curata da Maria Cristina Terzaghi, la studiosa che per prima ha riconosciuto l’Ecce Homo di Caravaggio ritrovato a maggio in Spagna, mette a confronto non solo i due protagonisti, ma tanti altri artisti che in quei primi decenni del Seicento avevano rappresentato lo stesso soggetto. Perché un soggetto così cruento come questo ha avuto tanto successo in quei decenni? E cosa unisce l’interpretazione di Caravaggio e quella di Artemisia? Qual è il nesso tra l’opera della pittrice e la violenza carnale di cui era stata vittima? Sono domande a cui rispondono la curatrice Maria Cristina Terzaghi e Gianni Papi, una delle massime autorità negli studi caravaggeschi. Sono loro i protagonisti della quinta puntata dei Lunedì di Casa Testori, trasmessa online il 20 dicembre alle 21.15.
La puntata si chiude come di consueto con la “Testoripedia”: Federica Mazzocchi, docente in Disciplina dello Spettacolo a Torino, racconterà in 10 minuti uno dei libri più famosi di Testori, “L’Arialda”.

Natale minuto per minuto

In foto, Giovanni Testori e i suoi fratelli riuniti in occasione del Natale

Forse c’è anche il tema del tempo, del suo trascorrere; perché se tu ogni attimo lo vivi come un fatto di nascita, di crescita, ma che è sempre nascita, allora senti che sarà lì per sempre; che passerà, ma entrerà e resterà dentro il tutto. Se non vivi cosi, ti viene come un senso di stanchezza; allora vuol dire che non l’hai veramente vissuto, quel momento. Prendiamo queste ore qui, che ormai sono passate mentre parlavamo. Non ci saranno più. Ma ci saranno per sempre se le avremo passate nel Natale, nel Natale del loro svolgersi, minuto per minuto. Allora hai già la percezione che, modestamente, con tutti i nostri acciacchi e le nostre miserie, non hanno presunto altro che d’essere nel Natale nostro e di tutti; allora anche nella cenere in cui si ridurranno, senti che si sono come fissate; che le ritroveremo là, per sempre”.

“Perhaps this also raises the theme of time, of its passing. If you live every moment as a fact of birth, of growth, but which is always birth, then you feel that it will always be there-that it will pass away, but it will enter and remain within everything in your experience. If you do not live like this, you get a feeling of exhaustion—then it will mean that you have not truly lived that moment. Let’s take these hours here, which we have spent talking. They will no longer exist. But they will exist forever if we have spent them in Christmas – in the Christmas of their unfolding, minute by minute.Then you already have the perception that, modestly, with all our weakness and miseries, they have no other claim than to be a Christmas for us and for everyone. Then always from the ashes in which they are reduced, you will feel that they are fixed – that we will find them there, forever”.

Giovanni Testori
da | from, “Il senso della nascita” | “The Meaning of Birth”, 1980In foto, Giovanni Testori e i suoi fratelli riuniti in occasione del Natale

BUON NATALE E BUON ANNO DA TUTTO LO STAFF
CI RIVEDIAMO IL 4 GENNAIO!

Domenico Gnoli alla Fondazione Prada. S2.Ep3

Terza Puntata – Lunedì 6 dicembre

«Sono nato sapendo che sarei stato pittore, perché mio padre critico d’arte mi ha sempre presentato la pittura come l’unica cosa accettabile».  Così raccontava Domenico Gnoli, il grande artista al centro di una delle mostre più affascinante del momento, organizzata dalla Fondazione Prada a Milano. Di lui e della mostra si parla nella terza puntata dei Lunedì di Casa Testori con Salvatore Settis, grande storico dell’arte antica, certamente non nuovo a incursioni nel contemporaneo (“Incursioni” è il titolo di un suo libro che raccoglie i testi scritti su autori di oggi) e con Chiara Costa, responsabile dei programmi culturali di Fondazione Prada. Chiara Costa racconta la genesi di una mostra che era stata ideata da Germano Celant e che gli è restata fedele nella filosofia, con il grande lavoro fatto con i due archivi di Maiorca e di Roma che custodiscono i materiali di Gnoli. Il catalogo è frutto di questo lavoro ed è infatti arricchito da una cronologia completissima. L’interesse di Settis per Gnoli nasce dal fatto che l’artista, avvicinato alla Pop Art, in realtà si è sempre sentito legato a doppio filo alla tradizione pittorica: «Io tendo a collocare il mio lavoro in quella tradizione “non eloquente” nata in Italia nel Quattrocento e arrivata fino a noi passando, da ultimo, dalla scuola metafisica». Tuttavia Gnoli è artista assolutamente allineato con i temi più avanzati del dibattito artistico del suo tempo: è un altro dei temi che verranno messi sul tavolo del dialogo con Settis e Chiara Costa.

Il finale, come di consueto, è dedicato alla “Testoripedia”: la riscoperta di un libro di Testori grazie alla voce di studiosi. Questo lunedì sarà Laura Peja, docente di Discipline dello Spettacolo all’Università Cattolica, a introdurci a “La Maria Brasca”, del 1960.

Rivedi la puntata su Facebook e YouTube

Privacy Policy Cookie Policy