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Nei letti degli altri

Dal settembre 2023 al febbraio 2024, Noemi Apuzzo, classe 1993, ha preso parte alla BAT_Bottega Amletica Testoriana sotto la direzione di Antonio Latella. Ha potuto, così, studiare e indagare la figura, le opere e la poetica di Giovanni Testori. L’esperienza totalizzante e intensa di quei mesi ha spinto l’attrice a proseguire l’indagine del mondo testoriano, portandola a incontrare La Gilda del Mac Mahon, racconto tratto dall’omonima raccolta del 1959. Da questo incontro è nato “Nei letti degli altri. Studio su La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori” che verrà presentato al pubblico venerdì 20 e sabato 21 giugno 2025, alle ore 21:30, nel giardino di Casa Testori.

Nella periferia milanese di fine anni ‘50, Rita Boniardi, detta Gilda per la sua somiglianza con Rita Hayworth che interpreta Gilda nell’omonimo film di Charles Vidor, è una prostituta di trentatré anni che vive con l’anziana madre e non si vergogna a dire di amare gli uomini, vivendo liberamente la sua sessualità e rivendicando “le trionfanti bellezze del suo corpo e le trionfanti gioie del suo modo di amare”. Si innamora di Gino Bonfanti, il quale, dopo una condanna per ricettazione, viene incarcerato a San Vittore. La Gilda continua, dunque, a prostituirsi per mantenere il Gino che le promette di sposarla una volta fuori dal carcere. La promessa, però, non verrà mantenuta, perché la reputazione della Gilda è, agli occhi del Gino, non più socialmente accettabile.

“Il mio intento”, spiega Apuzzo, “non è quello di interpretare ‘La Gilda’ personaggio attraverso una costruzione mimetica, ma di abbracciare ‘La Gilda’ racconto nella sua totalità”. Per questa ragione, pur restando fedele al testo, apportando solo alcuni tagli, “tolgo al racconto la superficiale patina neorealista e lo colloco oltre gli anni ‘50, dando rilievo all’universalità del ‘discorso amoroso’ della Gilda, facendone risaltare i temi cardine e facendo deflagrare i simboli al suo interno”. Nasce, così, l’idea di far incontrare un racconto del 1959 con una millenial del giorno d’oggi, ricorrendo a stimoli e riferimenti contemporanei e disparati. Il titolo dello spettacolo, Nei letti degli altri, prende in prestito quello di un album di Mahmood, cresciuto nella periferia milanese, di cui si fa cantore; l’immagine stessa del letto guarda a My bed di Tracey Emin, un’iconica opera del 1998, simbolo della fine di una relazione e della disperazione che ne nasce. È un letto “semplice, atroce e vero”, come in una delle poesie di Testori raccolte in Per sempre: “Nulla, ti giuro, / è nero. / Tutto, se ami, è semplice, / atroce, / vero”.

INFORMAZIONI
TITOLO: Nei letti degli altri. Studio su La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori
DI: Noemi Apuzzo
CON: Noemi Apuzzo
LUOGO: Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)
DATE E ORARI: venerdì 20 giugno 2025, ore 21:30 | sabato 21 giugno 2025, ore 21:30
INGRESSO: gratuito su prenotazione tramite Eventbrite o scrivendo a eventi@casatestori.it

ALMA – TAKE A BATH

“ALMA – TAKE A BATH” è la doppia esplorazione di Giulia Asselta e Chiara Marini Ferretti, condotta attraverso il teatro e la fotografia, attorno all’altrove, inteso come uno stato di totalità cui abbandonarsi per vivere in modo autentico e completo. Lo spettacolo “ALMA” di Giulia Asselta è andato in scena a Casa Testori venerdì 6 giugno, sabato 7 giugno e domenica 8 giugno. Nella serata di venerdì, allo spettacolo è seguito un incontro con Luca Doninelli e Giacomo Fausti. L’installazione fotografica “TAKE A BATH” di Chiara Marini Ferretti sarà visibile fino al 5 luglio.

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“ALMA” è l’interminabile e febbrile preparazione che precede il tuffo definitivo nell’altrove o nella realtà effettiva; “TAKE A BATH”, invece, è il sorprendente racconto della trasformazione viscerale di corpo e di anima che accade nell’immersione. Le due forme di ricerca dell’altrove sono ora comunicanti in un progetto ideato per Casa Testori che a sua volta dialoga con la mostra “OLTRE/DENTRO DENTRO/OLTRE” in cui gli scatti di Erica Bardi e Sofia Bersanelli sondano terreni incerti, sorprendenti ed enigmatici, spingendosi verso il campo d’indagine e d’azione di Asselta e Marini Ferretti. 

Alma – la protagonista del monologo scritto da Giulia Asselta e interpretato da Giulia Villa – è una giovane donna, simbolo del desiderio bruciante di liberarsi dell’immagine esteriore di brava ragazza su cui poter sempre contare, per giungere finalmente all’altrove, alla compromissione, alla frattura, a quella strana terra promessa che è il Bosco di Rogoredo. “ALMA” racconta la necessaria e drammatica lotta con se stessi per spaccare la propria posa plastica ormai pietrificata ed eseguire quel tuffo che consenta finalmente di tornare a vivere. L’attrice, così, mette in scena la preparazione a questo gesto: l’allenamento fisico, le prove di posizionamento, lo sbilanciamento, la spinta; tutto preme per il lancio. Lo spettacolo di Giulia Asselta è nato nel luglio 2024 in un appartamento milanese all’interno del progetto “Cantiere Odissea. Viaggio teatrale nel Municipio 4”. Promosso dal Teatro Oscar, si trattava di un lavoro di ricognizione di una parte della città di Milano per raccontare attraverso lo sguardo e le parole di sette giovani drammaturghe e drammaturghi una realtà caratterizzata da un’identità complessa che si estende dal centro cittadino fino ai quartieri della periferia sud-est. 

“TAKE A BATH” è una collezione di scatti raffiguranti persone invitate da Chiara Marini Ferretti a immergersi nella vasca da bagno di casa sua. Chi si immerge nell’acqua accogliente della vasca accetta di liberarsi di una parte di sé – quella con cui ogni giorno ci si presenta al mondo, il controllo a tutti i costi – per far affiorare in superficie una vita nuova e autentica, in perfetta sintonia con Alma, che desidera «Smettere la mia vita normale che non sa di niente». A monte, anche la scelta della fotografa di ammettere qualcuno nell’intimità del proprio bagno è sintomatica, perché, come ha scritto Emanuele Coccia in “Filosofia della casa”, questa stanza è «l’incarnazione di un desiderio ostinato di estraneità», essendo che «la sua più segreta intenzione è quella di filtrare certe esperienze, separare alcuni gesti di un corpo, distillando un’intimità di cui mai nessuno è chiamato a partecipare». 

INFORMAZIONI SULLO SPETTACOLO

TITOLO: ALMA
DI: Giulia Asselta
CON: Giulia Villa
SUPERVISIONE MOVIMENTI: Simone Moretti
COORDINAMENTO PROGETTO: Angela Demattè
LUOGO: Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)
DATE E ORARI: venerdì 6 giugno 2025, ore 20:30 | sabato 7 giugno 2025, ore 18:00 e 20:30 | domenica 8 giugno 2025, ore 16:00
INGRESSO: gratuito su prenotazione tramite Eventbrite o scrivendo a info@casatestori.it
INFORMAZIONI: info@casatestori.it

INFORMAZIONI SULL’INSTALLAZIONE FOTOGRAFICA

TITOLO: TAKE A BATH
DI: Chiara Marini Ferretti
LUOGO: Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)
DATE E ORARI: dal 6 giugno al 5 luglio 2025 | dal martedì al sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00
INGRESSO: libero
INFORMAZIONI: info@casatestori.it

La Collezione di Fondazione Gi Group. La magia della realtà

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Inaugurata il 1 aprile 2025, la nuova mostra de La Collezione, intitolata “La magia della realtà”, indaga cosa accade nella mente e nell’anima di un artista nell’attimo in cui posa gli occhi su ciò che la realtà gli mette davanti. Che cosa gli trasmettono quei semplici oggetti che ai nostri occhi non dicono molto di più della loro funzione? La realtà per un artista non è mai un già visto, ma una fonte inesauribile di stupore.

Il percorso espositivo allestito al Palazzo del Lavoro di Fondazione Gi Group è un’indagine sul rapporto tra arte e realtà, che raccoglie i lavori di 25 protagonisti della pittura italiana del ‘900. In occasione della scorsa mostra, “Arte & Libertà”, l’indagine aveva riguardato quegli artisti che avevano scelto, a partire dal Dopoguerra, la strada dell’astrattismo. Ora, invece, il percorso prende avvio da chi, in quelle stesse date, aveva rivendicato la scelta in direzione del realismo. In un caso o nell’altro, le due opzioni vanno intese all’interno di tante possibili modulazioni e variabili, dettate dalla sensibilità, dal temperamento, dall’esperienza pregressa e anche da fattori di contesto. Ragione per cui, stando all’allestimento che è ora sotto ai nostri occhi, il lavoro attorno a una semplice mela genera un ventaglio infinito di esiti anche molto diversi tra loro. Questa è “la magia della realtà” richiamata nel titolo: le cose non sono affatto inerti, ma custodiscono un’energia evocativa di un contenuto di mistero che cattura la sensibilità degli artisti e li conduce a soluzioni espressive inaspettate. Il percorso si suddivide in cinque sezioni, alle quali si aggiunge, nello spazio della sala video, un piccolo allestimento periodico che propone confronti tematici a sorpresa. Le opere esposte nello spazio che porta all’auditorium sono una selezione rappresentativa del percorso.

INFORMAZIONI
TITOLO: La magia della realtà
A CURA DI: Giuseppe Frangi
LUOGO: Fondazione Gi Group, Palazzo del Lavoro, piazza IV Novembre 5, 20124 Milano
INGRESSO: Gratuito con prenotazione online sul sito de La Collezione
VISITE GUIDATE: La mostra è visitabile insieme alle guide di Casa Testori; le visite guidate hanno durata di 40 minuti circa
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: lacollezione@fondazionegigroup.it

Schizzare. 48 ritratti per la BAT

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Si intitolava “Schizzare” la mostra che ha raccolto i lavori realizzati da Simona D’Amico, artista, scenografa e costumista all’interno dell’appassionante percorso della BAT – Bottega Amletica Testoriana, diretta da Antonio Latella. Erano 48 ritratti dei diretti protagonisti, a cui si sono aggiunti quelli “collaterali” di chi li ha di volta in volta accompagnati nel progetto. A questi disegni si univa anche una serie di 18 pastelli di pugili, altro tassello molto significativo dell’esperienza della BAT. Tutto questo è stato presentato con un’esposizione a Casa Testori visibile per tutto il mese di maggio 2025.

Come ha scritto Antonio Latella nella sua presentazione della mostra, «osservando il lavoro di Simona D’Amico ci troviamo davanti a schizzi di corpi e volti che hanno partecipato, a qualsiasi titolo, alla Bottega Teatrale, magari anche solo per poche ore; eppure, la cosa che ci sorprende è che l’artista sceglie di testimoniare la sua stessa esperienza schizzando tutti coloro che ci sono stati e che quindi continuano ad esserci». All’interno della BAT Simona D’Amico aveva tenuto un corso di disegno a cui avevano partecipato gli otto attori e lo stesso Latella: un corso pensato nell’ottica di un approccio globale all’espressività di Testori, a sua volta pittore e disegnatore. La stessa cosa vale per il pugilato, che ha regolato alcune coreografie immaginate durante il percorso della BAT. Il percorso diretto da Latella e prodotto da Amat Marche, Piccolo teatro, stabilemobile e Pesaro2024 a dicembre dell’anno scorso ha ricevuto il Premio UBU nella sezione “Progetti Speciali”.

Nel percorso della mostra i visitatori hanno potuto vedere anche il documentario girato da Lucio Fiorentino dedicato alla BAT: un lungometraggio che racconta, attraverso le voci dei protagonisti, tutte le tappe del percorso che ha coinvolto otto giovani attori tra settembre 2023 e aprile 2024.

I protagonisti che vivono nei disegni “schizzati” di Simona D’Amico tappezzano il salone di Casa Testori, grazie all’allestimento pensato da Alessandro Frangi. «D’Amico con i suoi ritratti», ha scritto ancora Latella nella Presentazione, «crea un vero alfabeto che nel gioco degli accostamenti contribuisce a tracciare una propria narrativa di tutto il percorso della Bottega Amletica Testoriana, mentre i suoi pugili rendono omaggio a quelli amati da Testori e alle fatiche degli attori che hanno fatto a pugni con l’oceanica materia testoriana contenuta nei tre Amleti».

Lunedì 5 maggio Antonio Latella, Gilberto Santini, Simona D’Amico e gli attori della BAT sono stati a Casa Testori per una simbolica inaugurazione della mostra.

INFORMAZIONI
TITOLO: Schizzare
LUOGO: Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)
DATE: dal 1 maggio al 31 maggio 2025
ORARI DI APERTURA: Martedì – Venerdì: 10.00-13.00; 14.30-18.00 | Sabato: 14.30-19.30 | Domenica e Lunedì: chiuso
APERTURE SPECIALI: 1-2-3 maggio: 14.30-19.30
INFORMAZIONI: www.casatestori.it | info@casatestori.it | tel. 02.36586877
INGRESSO: Gratuito
UFFICIO STAMPA: Maria Grazia Vernuccio | tel. +39 3351282864

Pasqua 2025. L’arte resurrezionale di Matisse

Tutto il cammino di Matisse, è lì per farci comprendere come, dentro il dramma dell’esistenza, egli riuscisse a cogliere, per dir così, il lato resurrezionale. Quel che egli sempre rappresentò è la vita che, tramite la sublime armonia dei piani, delle forme, delle linee e dei colori, poteva già assistere al suo «dopo»: il suo paradiso.
C’è una parola, che Matisse era solito usare con grande frequenza, parlando dell’arte: «calme», calma. Così, anche affrontando il tema del dolore assoluto, contrariamente a quasi tutti i pittori a noi contemporanei, Matisse si lascia indurre e, insieme, ci conduce, a rintracciare, nel corpo martoriato di Cristo, il Suo corpo risorto. Non c’è nessun urlo nel Crocefisso di Matisse, nessun ripiegamento: occhi, naso, bocca, costato e piedi si mostrano, proprio nel loro non esser visibili, come già passati oltre i tre giorni della discesa agli Inferi.
Assistiamo dunque, qui, a una Crocefissione che, senza evitare il dolore del suo essere actus tragico finale, sceglie per sé e per noi, che la guardiamo, la calma che, proprio attraverso la Croce, potrà scendere di nuovo nell’uomo. Qui, la Pasqua è veramente atto di una felicità che non ha nulla a che vedere con le misure umane. La tensione straordinaria delle linee, la loro enorme energia disegna un corpo che muore solo per dare speranza al corpo dei peccatori che noi siamo. È, questa, diversamente da tutte le altre, una Crocefissione enormemente innica, splendidamente gioiosa.

Con queste parole tratte da “Matisse. Una Croce in Paradiso”, pubblicato il 29 marzo 1986 su Il SabatoCasa Testori vi augura una buona Pasqua!

Attorno a Tintoretto. La Deposizione

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In occasione della Quaresima e della Pasqua 2025, il Museo Diocesano propone come spunto di riflessione l’esposizione della Deposizione di Jacopo Tintoretto (Venezia 1519 circa – 1594), uno dei capolavori del grande protagonista della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento, conservata nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. In un percorso realizzato in collaborazione con Casa Testori, quattro artisti contemporanei – Jacopo Benassi, Luca Bertolo, Alberto Gianfreda, Maria Elisabetta Novello – si mettono in gioco davanti alla grande tela, creando un rapporto personale con il dipinto del maestro veneto, facendo ricorso a diversi linguaggi, dall’installazione alla pittura.

Realizzata per la chiesa di Santa Maria dell’Umiltà alle Zattere a Venezia e databile intorno al 1562, negli anni della piena maturità del pittore, il dipinto presenta una composizione ben calibrata e attentamente costruita, e allo stesso tempo drammatica e concitata, con un dinamismo accentuato dall’uso della luce, con intensi chiaroscuri che creano un forte impatto emotivo, lasciando emergere i protagonisti da un paesaggio in penombra.

Gli imponenti personaggi, di dimensioni più grandi del naturale e di evidente ricordo michelangiolesco, sono collegati fra loro da un intreccio di gesti e sguardi e si dispongono teatralmente intorno al corpo di Cristo, posto in diagonale al centro della scena e sorretto per le spalle da una figura maschile, probabilmente Giuseppe d’Arimatea. Verso di lui, con le braccia spalancate in un gesto di distruggente disperazione, si protende la Maddalena, mentre lungo un’altra direttrice giace la Madonna, svenuta, sopraffatta da dolore e sorretta da una pia donna, forse Maria di Cleofa. La Vergine, quasi seduta a terra, come a riprendere l’iconografia della Madonna dell’Umiltà, forma con il corpo di Gesù adagiato su di lei una croce; particolarmente delicato e commovente il gesto della sua mano che sfiora il piede del figlio morto.

INFORMAZIONI
TITOLO: Attorno a Tintoretto. La Deposizione
A CURA DI: Giuseppe Frangi, Giulio Manieri Elia, Nadia Righi
LUOGO: Museo Diocesano Carlo Maria Martini, piazza Sant’Eustorgio 3, 20122, Milano
DATE: dal 4 marzo al 25 maggio 2025
ORARI DI APERTURA: Martedì – Domenica: 10.00-18.00 | Lunedì: chiuso
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: chiostrisanteustorgio.it

Testori e la famiglia Carutti

Negli anni giovanili Giovanni Testori aveva stretto una grande amicizia con Carlo Alberto Carutti, suo compagno di scuola, che sarebbe poi diventato marito di Maria Luisa, una delle sorelle dello scrittore. Il legame tra la famiglia Carutti e Giovanni Testori è continuato negli anni e ha segnato significativamente le rispettive storie nella condivisione di tante passioni comuni, in particolare quella per la pittura francese dell’800. Carlo Alberto Carutti, oltre che imprenditore, è stato, infatti, un importante e appassionato collezionista oltre che di arte antica e moderna, anche di strumenti musicali. Una parte della sua raccolta di questi strumenti antichi oggi è esposta in comodato al Museo Ala Ponzone di Cremona. Per una coincidenza c’è anche la figura di Luchino Visconti a fare da trait d’union tra i due amici e cognati: Testori aveva fornito con i suoi libri ambientazioni e personaggi per uno dei suoi film più famosi Rocco e i suoi fratelli (oltre ad averlo avuto come regista teatrale dell’Arialda e della Monaca di Monza); Carutti sin dagli anni ’50 aveva iniziato a lavorare in un’importante azienda tedesca, la Bihler, che aveva sede a Fussen, dove Visconti aveva girato un altro suo film famoso, Ludwig. Carutti era stato nominato cittadino onorario di Fussen.

Nel segno di questa amicizia, il figlio di Carlo Alberto, Efisio, in occasione dei suoi 70 anni ha chiesto ad amici e colleghi, invece di regali, un sostegno all’Associazione Giovanni Testori. Efisio festeggerà il compleanno il 10 maggio in un contesto straordinario: il Museo Alfa Romeo di Arese.

Un grande grazie per la generosità a lui e a tutti coloro che aderiranno al suo invito.

Graduatorie Servizio Civile Universale 2025

Sono state pubblicate le graduatorie del Servizio Civile Universale 2025 relative al programma “SEMI SECOLARI, GERMOGLI DI FUTURO” di cui fa parte “CONSERVARE E INTERPRETARE IL PATRIMONIO”, il progetto promosso da Casa Testori. Sono consultabili qui, sul sito di AREA Parchi.

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Se hai tra i 18 e i 28 anni, grazie al progetto “CONSERVARE E INTERPRETARE IL PATRIMONIO”, promosso da Parco Nord nell’ambito del Servzio Civile Universale, potresti essere uno dei sei volontari che affiancheranno il nostro staff per un’esperienza professionale di formazione a 360 gradi lavorando in Archivio, alla Didattica, alla Logistica e accoglienza, alla Comunicazione e alla Grafica.

Si tratta di un impegno medio di 5 ore per 5 giorni settimanali per 12 mesi (a partire da fine maggio 2025) con un contributo spese di 507,30 al mese.

Grazie alla proroga della presentazione delle domande, puoi inviare la tua candidatura esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 27 febbraio 2025!

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È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto e un’unica sede.
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it
Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.

Leggi gli approfondimenti sul sito del ministero: https://www.politichegiovanili.gov.it/comunicazione/news/2024/12/bando-ordinario-2024/

Scopri il bando: https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/

Per maggiori informazioni: info@casatestori.it
Scadenza: 27/02/2025

Il significato della vita tra il Natale e Cézanne


“Calmo e testardo come chi sappia che sta scommettendo, non solo per sé ma per tutti, la partita del significato primo e ultimo della vita; artigianale e insieme profetico, come un apostolo di campagna disposto a farsi invadere dalla luce e poi da lei assumere e trasformare negli ultimi anni della sua esistenza Cézanne sembrò centrare ancor di più il suo sguardo, la sua mente, la sua anima e la sua passione su pochissime immagini; qualche natura morta, le rocce di Bibémus, il Chateau Noir, la montagna Sainte-Victoire, il giardiniere Vallier. Pare insomma che egli avesse capito come l’orma del creatore sia incisa ovunque; anche su d’un tronco; anche su d’una pietra; e, attraverso l’uomo, allorché egli si riconosca completamente tale, anche sui manufatti della sua quotidianità (allora, anzi, con la tremante grazia d’una trasmissione filiale).”

 Così scriveva Testori nel 1978, recensendo la grande mostra parigina dedicata all’ultima stagione di Cézanne: nella sua pittura ritrovava l’unità di artigianalità e profezia, ossia l’unità della vita stessa e del divino, che si manifesta in questi giorni con tutta la sua forza, grazie alla nascita del Bambino.
Con queste parole vi auguriamo buon Natale e vi ricordiamo che potrete farvi accompagnare nell’anno nuovo da Testori e Cézanne acquistando, e regalando, il calendario 2025 di Casa Testori.


Leggi l’articolo completo di Testori 

In fotografia: Paul Cézanne, Neve sciolta a Fontainebleau, 1879.

Christmas evening a Casa Testori

Nella serata di mercoledì 18 dicembre Casa Testori ospiterà le presentazioni di due libri speciali. Si inizierà alle ore 19 con il racconto di “Testori 100. Diario di un centenario”: primo volume della nuova collana “12maggio. I libri di Casa Testori”, il diario è nato dal desiderio di restituire tutto ciò che è accaduto in occasione del centenario dalla nascita di Giovanni Testori (1923-1993). L’impianto è quello semplice di un diario, una “cronaca” che mette in fila tutte le iniziative di un palinsesto con la ricchezza, per tanti versi inattesa, delle sue articolazioni, raccontate anche grazie a immagini e contributi.

A seguire, Aurelio Picca presenterà “La gloria”, il suo nuovo libro in cui narra – in prosa e in poesia – di grandi campioni dello sport e dell’impronta che hanno lasciato sulla storia recente: non solo nel loro settore, ma nella vita di tutti noi. Lo scrittore sarà emblematicamente affiancato dai Pugili di Testori, grandi tele dipinte a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 e rivelatrici di una delle grandi passioni sportive dell’Italia di quegli anni, come testimonia anche Picca.

La serata si concluderà con risotto, panettone e brindisi per tutti i presenti, per augurarci buone feste prima di Natale: vi aspettiamo!

Prenotatevi scrivendo a eventi@casatestori.it

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