Month: Gennaio 2019

La Monaca di Monza per una sera a casa sua

Lunedì 4 febbraio, alle 20,30 straordinaria anteprima della nuova messa in scena della Monaca di Monza di Giovanni Testori che debutterà al Teatro Franco Parenti il 12 febbraio. La regia è di Valter Malosti, protagonista Federica Fracassi. Lo spettacolo verrà presentato attraverso un reading a Palazzo Marino, la casa dove Marianna de Leyva era nata e dove aveva vissuto sino ai 16 anni.

Era nata nella Sala Verde di Palazzo Marino, il 4 dicembre 1575. Ora dopo oltre cinque secoli, Marianna de Leyva torna simbolicamente tra le mura di casa con le sembianze di Federica Fracassi, protagonista della Monaca di Monza di Giovanni Testori. In Sala Alessi viene proposto un reading di un passaggio dello spettacolo. In scena oltre a Federica Fracassi ci saranno Vincenzo Giordano e Giulia Mazzarino
Dopo il saluto dell’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno, Giovanni Agosti spiegherà il rapporto tra Palazzo Marino e Marianna de Leyva.

Quindi, prima del reading, Valter Malosti racconterà il percorso fatto per arrivare a questa messa in scena. Nella versione di Giovanni Testori come in soggettiva cinematografica la protagonista, da morta, rivive la vicenda fin dal suo proprio concepimento avvenuto con atto brutale del padre su una delicata figura di madre, per poi passare a rievocare il disperato amore per Gian Paolo Osio, vero e proprio eroe nero e sanguinario che finisce i suoi giorni barbaramente trucidato. Malosti dirige la Fracassi, interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche degli ultimi anni e già intensa interprete dell’universo femminile testoriano (nei panni di ErodiàsCleopatràs e Mater Strangosciàs).

ingresso gratuito | si consiglia prenotazione a info@associazionetestori.it

Graffiare il presente – Rassegna Stampa


“Casa Testori è andata spontaneamente ad occupare un vuoto generazionale…Non stupisce, quindi, che sia diventata punto di riferimento giovanile sia per gli artisti che per il pubblico. Anche la collettiva in corso, curata da Daniele Capra e Giuseppe Frangi, ha convocato i lavori di ventuno pittori nati tra gli anni Settanta e gli Ottanta sotto il titolo «Graffiare il presente», cioè accomunati da una particolare intensità nel modo di riflettere sull’oggi.
(Francesca Bonazzoli, Corriere della Sera – Milano, 2 gennaio 2019)

“Graffiare il presente”, che riunisce, […] oltre venti autori nati fra gli anni ‘70 e ‘80, chiamati a scuotere le coscienze
con la loro pittura impegnata a riflettere sui guasti della nostra epoca. […]  il percorso affonda dentro la pittura stessa quale strumento di analisi chirurgica di situazioni correnti.
…nessuno cade mai nella didascalia, mantenendo il tema della ricerca puntato sul potere documentario del mezzo (la pittura) più che sul fine (la retorica). Quella che Testori definiva “un’urgenza di vita in atto” è affidata al vigore del linguaggio.
(Chiara Gatti, La Repubblica – Milano, 29 dicembre 2018)

Il progetto a cura di Daniele Capra e Giuseppe Frangi presenta alcuni dei lavori realizzati dai 21 artisti durante il 2018, e che rappresentano con intensità le esperienze che hanno vissuto o che vogliono far emergere. Quello che spinge gli artisti a servirsi della pittura è una missione estetica, esistenziale e politica.
(Ilaria Bulgarelli, Artribune, 31 dicembre 2018)

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