ANNI ’40 – ’60

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Alla fine degli anni Quaranta alle pareti della casa erano appesi i quadri dipinti da Testori stesso. La giovane età  di Testori è solo uno dei fattori da considerare per capire perchè la collezione non aveva ancora preso il via. Motivo principale era il fatto che in quegli anni l’attività  principale di Testori non era ancora quella di critico ma quella di pittore. Bisognerà  aspettare, infatti, la fine del decennio perchè il momentaneo abbandono della pittura, la sua gravitazione attorno a Roberto Longhi e le prime mostre d’arte antica in Piemonte lo portino ad iniziare la sua atipica attività  di collezionista.

Nel corso degli anni Cinquanta arrivarono così capolavori di Francesco Cairo, Giovan Battista Moroni, Carlo Ceresa, Pier Francesco Guala, Cerano e Giacomo Ceruti… All’inizio degli anni Sessanta, le pareti libere del primo piano, nella parte di casa abitata dalla famiglia di Giovanni Testori, erano completamente coperte di quadri. Fu così che, nella sala da pranzo, su due pareti colme a più livelli, si fronteggiarono decine di dipinti attribuiti a Giacomo Ceruti e Gustave Courbet.

Posted on: 21 Settembre 2015, by : admin