Davide Rivalta, GHEPARDI

Un incontro inaspettato. Questo il primo impatto dell’opera di Davide Rivalta per chi si muoveva guidato dall’abitudine per le strade di Edolo. Chi sapeva esattamente cosa avrebbe incontrato girato l’angolo, tanto da non rendersi nemmeno conto di quel poco che cambiava, probabilmente invece si era accorto della presenza delle figure forgiate dall’artista. I suoi animali in bronzo erano fuori contesto, ma poggiavano sullo stesso pavimento che calpestano ogni giorno gli abitanti di Edolo. Non volevano essere simbolici, ma epifanici. Si imponevano nello spazio, prima, e nella memoria, successivamente: «Qui, un giorno, c’era un ghepardo», si racconterà.

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L’OPERA

Ghepardi, 2015, bronzo, misure ambientali

Posted on: 21 Aprile 2020, by : Alessandro Frangi
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