ABRASFERA

Jacopo Rinaldi 

L’installazione ambientale di Jacopo Rinaldi sviluppa e approfondisce le riflessioni legate al colonialismo e alla storia italiana del novecento già introdotte nei capitoli precedenti.  L’elemento centrale del progetto è una lastra in metallo in cui è incisa una pattern che l’artista arriva a costruire attraverso la ripetizione di un elemento grafico. Si tratta di un disegno che Rinaldi rielabora a partire da un’immagine realizzata negli anni Venti da Luigi Daniele Crespi per la Pirelli. Le mani si tengono le une con le altre e allo stesso tempo tengono in mano una gomma per cancellare, appunto Pirelli. Rispetto al disegno originale l’artista, inoltre, fa indossare alle mani disegnate dei guanti bianchi, che ricordano quelli di Mickey Mouse (indossati dal cartone animato per la prima volta nel 1929 in un episodio in cui il personaggio doveva interpretare il ruolo di “incantatore di serpenti”, sicuramente “non occidentale”). 
Questo elemento grafico così, più che un documento storico, si rivela essere una nota visiva, il risultato di una speculazione storica e un sottile atto di accusa che mescola colonialismo, sfruttamento di risorse primarie (come la gomma in Africa) e rappresentazione dell’alterità, in un costante processo di espansione e negazione, come la pattern che si diffonde sul soffitto di Casa Testori, che cerca, attraverso le mani disegnate che impugnano gomme, di cancellare se stessa. 

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Abrasfera, 2016 – 2019, Installazione ambientale: incisione laser su ferro, fumo, disegni su carta.

Posted on: 23 Marzo 2020, by : Alessandro Frangi
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