L’Arte per l’Ucraina. S2.Ep.15

C’è uno stendardo disegnato da Matteo Negri con il testo del coro del “Macbetto” contro la guerra, sulla facciata di Casa Testori. Partiremo da lì per una puntata dedicata alla tragedia che si è abbattuta sull’Ucraina, interrogandoci su quale ruolo l’arte può giocare in una situazione così drammatica. Avremo con noi Gianluigi Ricuperati, scrittore e saggista che è stato incaricato da Stefano Boeri di curare il padiglione dell’Ucraina alla prossima edizione della Triennale milanese. Ricuperati è personalmente implicato, in quanto la sua compagna, Lidiya Liberman, attrice e pianista, è nata in Ucraina. Lui ci racconterà il senso e l’obiettivo di questa mobilitazione multidisciplinare, che coinvolgerà molte personalità del paese assediato e che, soprattutto, chiamerà in causa gli architetti. Dopo di lui ascolteremo la testimonianza di Luca Fiore, giornalista e critico, che nel 2019 aveva curato a Kharkiv un’importante mostra dove artisti italiani e artisti ucraini si confrontavano con i rispettivi passati. Tra gli artisti c’era Pavlo Makov, che quest’anno sarà protagonista del padiglione del suo paese alla Biennale di Venezia: conosceremo quello che Makov intende proporre. Alla mostra di Kharkiv era presente anche Julia Krahn, artista tedesca ma naturalizzata italiana, che non ha smesso di intrecciare rapporti con i colleghi ucraini: con alcuni di loro condividerà un progetto alla prossima Biennale della Luce alla Casa del Mantegna a Mantova.

In chiusura, per l’appuntamento con la “Testoripedia” Federica Mazzocchi ci guiderà alla scoperta di “Edipus”.

Posted on: 16 Marzo 2022, by : Alessandro Frangi