Doninelli guida alla rilettura di Testori

GIOVANNI TESTORI NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA

Prosegue il viaggio ideale e reale che il Centro Culturale di Milano – questa volta in compagnia di Casa Testori – propone con grandi autori della città e dei territori lombardi. Riletture, ovvero letture “contemporanee”.

Testori è una personalità che scuote questo presente. Ha sempre scosso, lui. Intemperante, mai prestabilito, sempre in fieri. Ecco perché acquista il gusto della novità quello di costruire un ciclo per scoprirlo e riscoprirlo attraverso la pluralità dei linguaggi espressivi utilizzati.
In un tempo debordante di definizioni posticce e di “slegami” poco edificanti, pare opportuna la scelta di accostare Testori; ancora una volta, che è sempre una prima volta (un certo sentire del Centro Culturale di Milano è nella tensione al vero, alla cultura come vita, questioni così care all’intellettuale di Novate nella pratica di sbilanciamenti fecondi e irriducibili al tran tran. Lui amava il tram.).
L’accresciuta complessità del vivere dovuta alla pandemia da Covid rende ancor più provocante l’incontro con la parola di Testori, con i corpi, le voci, i cori, vecchi e nuovi fabbriconi, le disperate speranze che dicono, interrogano, giudicano. Dentro e oltre la città. Come non approfittare della sua multidisciplinarità? Di pensiero che compie proprio perché è pensiero?
Anche la scelta di riprendere il filo senza collocarlo e cioè senza attendere la stagione degli omaggi in occasione del centenario della nascita (1923) ci pare una decisione che apre, che lo libera, di nuovo e per sempre “scarozzante”.

Perciò un Ciclo di letture e dialoghi per trovare un’’immagine complessiva e vitale di Giovanni Testori, dove l’arte, il teatro, la letteratura, la poesia, il Testori polemista degli interventi pubblici, attraverso articoli, editoriali, saggi – dove le tante sfaccettature dell’uomo- si ritrovino insieme e ci comunichino quel nesso con la verità e la vita che è stato principio e fine della sua offerta intellettuale e artistica.

Tre gruppi di incontri, il primo dedicato ai grandi amori e ai loro esordi: quello del ’51 con il suo articolo sul Cairo fino a Morlotti, quello del ’54 con l’uscita de “Il dio di Roserio”; quello dei suoi inizi teatrali, culminanti con lo scandalo dell’Arialda, 1961.

Il secondo gruppo, un “a fondo” dove entrare nei suoi grandi amori ma anche nei suoi ripensamenti, sulle sue passioni costanti, sui suoi rifiuti. In pittura, con un ritratto teatrale, a cavallo della grande crisi, con due momenti fondamentali, da un lato l’Erodiade e dall’altro la Trilogia ed infine un incontro dedicato a Testori e la poesia.

Nel terzo gruppo l’ultimo Testori, quello incendiario, con la controversa “conversione”. Un primo passaggio su Testori critico artistico e curatore, con le due mostre emblematiche: quella sulla Ca’ Granda (Testori e la carità) e la sua partecipazione alla mostra dell’84 alla Besana (Testori scopritore di talenti); la stagione del suo rinnovato teatro con tre tappe: Interrogatorio a Maria, In Exitu, Tre Lai; un incontro su Testori polemista, con una scelta di articoli su fatti di cronaca e del mondo.

Gli incontri si svolgono dal vivo al Centro culturale di Milano, in Largo Corsia dei Servi, 4.
Laddove segnalato, sarà possibile seguire gli incontri anche in streaming dalla pagina Facebook del Centro Culturale di Milano.

Necessaria la prenotazione. È previsto un biglietto di 5 euro, scontato a 3 per gli Amici di Casa Testori (presentarsi con la newsletter nella mail del cellulare) e per gli studenti.

per info: centroculturaledimilano.it

Posted on: 9 Novembre 2021, by : Alessandro Frangi
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