Casa Testori partecipa alla Giornata del Contemporaneo

Casa Testori partecipa alla Giornata del Contemporaneo promossa da AMACIAssociazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani con il rinnovato sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT e la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sabato 5 dicembre dalla home page del sito di Casa Testori si potrà assistere a due eventi di approfondimento tratti dalla mostra “Meristà” curata da Giulia Zorzi, in corso nella dimora di Novate Milanese (che sarà possibile visitare nuovamente alla riapertura dei musei). I due progetti sono: L’Ouvert di Fatima Bianchi e Jest di Ilaria Turba, progetti che rispondono pienamente al tema della “community” a cui l’AMACI ha chiesto di far riferimento per questa edizione, oltre alla possibilità di essere fruibile anche sullo spazio digitale.

In collaborazione con FilmmakerFest 2020 – Festival Internazionale del Cinema – e Micamera, il film L’Ouvert di Fatima Bianchi sarà disponibile sulla piattaforma MyMovies. Nel film, l’opera più recente dell’artista, un gruppo di donne racconta la propria esperienza del parto evocato attraverso la memoria del corpo e il rito di passaggio rappresentato simbolicamente dall’apertura. Il corpo, la memoria e il racconto rimandano a un senso più profondo: il desiderio dell’essere umano di far parte di uno spazio infinito, assoluto. Una dimensione che trascende il tempo, in cui vita e morte si compenetrano. Come anche per gli altri suoi film (tra cui Notturno, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nel 2016 o Tyndall, già proiettato anche a Casa Testori) Fatima usa l’arte come risposta allo sviluppo naturale dei fatti della vita e L’Ouvert inizia a prendere forma con la sua gravidanza. Fatima si rifà ai racconti dell’antropologo James George Frazer (Il ramo d’oro. Studio sulla magia e la religione, 1915) e alle tradizioni popolari italiane e spagnole. Fin dalle prime scene una donna (che sussurra parole in una lingua straniera – sembra una lingua magica, in realtà è, non casualmente, spagnolo) apre porte, cassetti, mobili, oggetti. La nascita diventa uno stato mentale, qualcosa che apre all’altro e a infinite possibilità: è vissuta da una persona, ma appartiene a tutti. Non è maschile né femminile. Mentre le voci raccontano e si alternano a suoni, sullo schermo appaiono a intermittenza i rayogrammi degli oggetti: fotografie nate dal contatto diretto con la carta. 

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JEST di Ilaria Turba, rappresentato da una selezione di Atti (Oggetti, performance e installazioni), è l’altro progetto selezionato per la Giornata del Contemporaneo di Casa Testori. JEST (che significa scherzo) è un corpo di lavoro che nasce dall’esplorazione dell’archivio fotografico della famiglia dell’autrice: cinque generazioni di immagini dal 1870 a oggi che Ilaria manipola e usa come punto di partenza per una ricerca visiva che si intreccia con altre discipline e altri media, assumendo forme diverse: oggetto, performance, dispositivo visivo… Un progetto istrionico che si trasforma e vive nello scambio attivo con lo spettatore e il contesto. Le fotografie originali sono spunti creativi, simili a porte magiche che aprono a mondi nuovi. JEST srotola le storie segrete a partire da due oggetti in relazione: una macchina da scrivere e un ventaglio mentre le opere attorno aprono scenari paralleli, invitando a osservare con attenzione alla ricerca di dettagli, corrispondenze e storie. 

Clicca sull’immagine per scoprire gli Atti di JEST

Manifestazione promossa da
AMACI

Con il sostegno della
Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT

In collaborazione con il
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Posted on: 26 Novembre 2020, by : Alessandro Frangi