Benito Ligotti, SOCIAL CONTROL

Quattro grandi tele attorniavano il visitatore, sul fondo s’intravvedeva chiaramente la sagoma del mondo. In primo piano la composizione era resa da centinaia di tessere con un piccolo segno al centro. Avvicinandosi, l’indistinto diveniva distinto. Si trattava di centinaia d’impronte digitali che inserivano Edolo in un progetto in corso dalla fine del 2013, con cui l’artista vuole sottoporre agli occhi di tutti il tema della privacy, del trattamento dei nostri dati sensibili. Impronte lasciate spontaneamente dai passanti, in decine di occasioni pubbliche, in una sorta di mappatura dell’umanità attraverso il suo segno unico e distintivo. Cosa sveliamo di noi, magari senza accorgercene? Cosa potremmo definire come tratto unico della nostra personalità? Che immagine associamo al termine umanità e collettività? Cos’è il mondo? Sono alcune delle domande cui si apriva un’opera così e, con lei, Contexto 2017.

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L’OPERA

Social Control, 2017

Contexto 2017


Posted on: 1 Aprile 2020, by : Alessandro Frangi
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