STANZA 2 – IN SALONE

Sul camino, un busto di sapore neoclassico è realizzato da Samorì in onice, scolpendo un blocco fortemente compromesso dalle impurità naturali della pietra. La scultura è costruita, così, togliendo parte della materia che cresceva intorno a un vuoto. Di fronte, con una serie di piccoli quadri, l’artista presenta alcune variazioni intorno a due volti del pittore Hans Memling, tormentati dalla punta di un bulino, dal cammino di una cimice sul colore ancora fresco o parzialmente celati dalla sottrazione della pellicola pittorica, fino a evocare la presenza di un burqa. Ma il salone è il luogo di un omaggio a Giovanni Testori e non solo grazie al dipinto su rame, tratto da uno dei due David di Tanzio da Varallo, autore riscoperto e prediletto dal padrone di casa. Entra in scena, infatti, il secondo protagonista della mostra: Matteo Fato realizza un triplo ritratto di Testori e della sua Biblioteca, costruito intorno al cavalletto appartenuto allo scrittore-pittore. Il materiale ligneo, sempre protagonista dell’opera di Fato, qui crea un blocco solo apparentemente unitario, a evocare le pile di libri che attorniavano Testori, e posto a reggerne uno, completamente trasformato in pittura. In una fusione totale tra colore e parola, un altro libro appartenuto a Testori viene così premuto sul ritratto ancora fresco, tanto da assorbirne i lineamenti del volto posto accanto, in un processo che evoca una sinopia, la Sindone o il lino della Veronica.

PH MICHELE ALBERTO SERENI
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LE OPERE

Nicola Samorì, Onichina (madremacchia), 2017/18, Onice messicano
Nicola Samorì, Testa con lacrima, 2017, olio su tavola, AmC Collezione Coppola, Courtesy Monitor, Roma/Lisbona
Nicola Samorì, Madonna dello zucchero, 2016, olio su tavola, AmC Collezione Coppola, Vicenza, Courtesy Monitor, Roma/Lisbona
Nicola Samorì, Traspirazione della Vergine, 2016, olio su tavola, AmC Collezione Coppola, Vicenza, Courtesy Monitor, Roma/Lisbona
Nicola Samorì, Pestante, 2018, olio su rame, Courtesy Monitor, Roma/ Lisbona

Matteo Fato, Il fatalista senza padrone (1923 – 1993), 2018, olio su lino, olio su libro incollato con preparazione a pigmento, cassa da trasporto in multistrato, olio su libro incollato con preparazione a pigmento, piedistallo in multistrato, Courtesy dell’Artista e Galleria Michela Rizzo, Venezia

Posted on: 30 Marzo 2020, by : Alessandro Frangi