A BOLOGNA. SIT DOWN TO HAVE AN IDEA

Andrea Bianconi
A cura di Alice Zannoni
In collaborazione con Barbara Davis Gallery Houston – Texas e con il supporto di Casa Testori
Bologna
23-26 Gennaio 2020

«Volete avere un’idea? Volete avere un’idea?» Andrea Bianconi ha presentato così il suo ultimo progetto A Bologna. Sit Down to Have an Idea, tramite un breve video dal ritmo martellante per annunciare che dal 23 al 26 gennaio 2020, a Bologna, ventiquattro poltrone in ventiquattro luoghi diversi della città sarebbero state a disposizione del pubblico per sedersi, riflettere e, perché no? Avere un’idea.
Andrea Bianconi, uno degli artisti più apprezzati e geniali della nuova generazione contemporanea, ha ideato un evento – a cura di Alice Zannoni – promosso all’interno di ART CITY Segnala 2020, rassegna istituzionale di performance, mostre e iniziative speciali svoltosi in concomitanza di Arte Fiera Bologna e Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea | Istituzione Bologna Musei. «Un progetto allargato a tutta la città e volutamente inclusivo che invita tutti, ma proprio tutti senza nessuna distinzione a fermarsi, accomodarsi, concedersi una pausa riflettendo in attesa di avere un’idea in un luogo e in un momento insolito» afferma Bianconi. «La mia arte guarda sempre agli altri. Amo coinvolgere il pubblico, farlo interagire con le mie creazioni, favorire riflessioni e idee e questo è ciò che più mi stimola della mia attività». 
Realizzato in collaborazione con Barbara Davis Gallery (Houston) e con il supporto di Casa Testori, il progetto A Bologna. Sit Down to Have an Idea ha messo al centro l’uomo, capace di pensare in qualunque luogo si trovi. Da qui l’universalità di questa performance dove l’artista e l’arte stessa sono andati incontro alle persone e non il contrario e li hanno raggiunti nei luoghi più disparati, dall’autostazione al panettiere, dal ristorante alla scuola, finanche all’ospedale, “luoghi universali”, luoghi per tutti e di tutti, luoghi diversi, luoghi in cui l’arte possa incontrare la gente e gettare un seme per il domani (appunto le idee), non importa quale sia il colore o l’ambito di pertinenza. 
L’ispirazione è nata nello studio di Andrea Bianconi, dove l’artista custodisce la sua “poltrona delle idee”. «Ogni volta che qualcuno mi viene a trovare, vuole sedersi sulla mia poltrona pensando di essere ispirato. Allora mi sono detto: perché non dare la possibilità a tutti di sedersi, riflettere e avere un’idea? Smessa la funzione di oggetto che concilia all’ozio, le poltrone che ho personalizzato con lo slogan Sit Down to Have an Idea diventeranno per tutta la durata della manifestazione una sorta di incubatore di idee. Una sedia per tutti è un’idea per tutti».  
Bologna, così, è diventata un simbolico salotto che offre ospitalità alle idee. Non una sede specifica, dunque, ma 24 luoghi di eccezione e “comuni” distribuiti in tutta la città, che hanno accolto altrettante poltrone, dal Teatro Duse all’ufficio postale, dal Portico di San Luca alla Libreria Feltrinelli, dall’Androne dell’Autostazione al panificio fino all’Ospedale Maggiore, a piazze e scuole. Sedersi sulle poltrone collocate in questi luoghi significava avere il coraggio di fermarsi, in un momento storico in cui tutto corre troppo velocemente e il valore personale sembra essere direttamente proporzionale alla produttività estrema. Bianconi, attraverso la sua opera, ha voluto invece offrire del tempo per una riflessione, invitava a fermarsi e a trasformare in idee i momenti di attesa che riempiono la quotidianità. Un gesto di generosità che configurava la possibilità di un intervento sul domani, poiché le idee sono l’embrione del futuro.
Nella semplicità dell’operazione, la poltrona diveniva luogo di osservazione privilegiato sul presente e sul futuro, verso se stessi, verso lo spazio circostante e verso ciò che in questo spazio è contenuto. Non è un caso se l’etimologia della parola “idea” riporta alla parola “vedere”, legata a quella di visione, di immagine, di rappresentazione mentale che può corrispondere a un oggetto o a una realtà esteriore, oppure può essere anticipatrice, intuitrice di una realtà esteriore (come nel caso delle scoperte o delle invenzioni) o, ancora, può essere di pura fantasia, uno scenario di una possibile realtà che nel presente non esiste. In tutti i casi, essa è espressione di quella straordinaria capacità umana di pensare, di essere coscienti e autocoscienti.

Sabato 24 gennaio 2020, in occasione della Art City White Night, la rock band Control Rum si è esibita in un concerto itinerante per le vie della città eseguendo ripetutamente il brano creato appositamente per A Bologna. Sit Down to Have an Idea.

Scarica qui il pieghevole dell’iniziativa.

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Posted on: 16 Gennaio 2020, by : Alessandro Frangi