Cirnigliaro

Marco Cirnigliaro, AFFECTUS

Stanza 13
Invitato da Matteo Negri

Prima di essere una “disposizione” o un “sentimento” che si prova verso gli altri, affectus è un uomo che è intimamente colpito da quel che gli è esterno, è interpellato, chiamato in causa, perché intaccato da quell’oggetto esterno, che lo costringe a prendere posizione e a non essere più quello di prima.
Da qualche anno, mi son messo a lavorare su piccoli taccuini, che mi fabbrico io, tutti del medesimo formato, su cui traccio i miei schizzi con la Bic nera.
I soggetti? Le persone, specie giovani, con cui lavoro, le persone che incontro in luoghi pubblici dove mi capita di trovarmi, note, sconosciute o a me care. In particolare, mi accade sovente di entrare in tante chiese, da quella sotto casa al Santo Sepolcro di Gerusalemme, e lì disegno il punto centrale del tempio: mi siedo su una delle panche di mezzo e sto a guardare l’oggetto che mi sta davanti, sia esso la pala o il crocifisso, o anche, why not?, uno dei miei supereroi.

Marco Cirnigliaro è nato nel 1959 a Milano, dove vive e lavora.